Benvenuto nella Valle del Monastero di Astino, un luogo caro ai bergamaschi, dove natura, cultura e agricoltura si fondono e offrono al visitatore un paesaggio di qualità.Siamo nella porzione nord occidentale della Città di Bergamo, a 3 km in linea d’aria dal centro cittadino e a 2 km da Città Alta, eppure la sensazione è che il verde prevalga. Qui sembra che una diga invisibile abbia impedito all’urbanizzato di dilagare e che gli habitat naturali e agricoli abbiano avuto la meglio sui desideri edificatori, contrariamente a quanto è accaduto nelle altre vallette che formano il sistema collinare cittadino. Molte sono le cause che hanno consentito la conservazione di questo luogo, ma la prima di tutte è da ricercare nella storia del Monastero e del suo compendio agricolo e forestale, un latifondo sopravvissuto miracolosamente alla frammentazione e agli appetiti speculativi.Luogo di svago e contemplazione, qui il cittadino può trovare occasioni di contatto con piante e animali, scoprire dettagli di natura e segni secolari dell’uomo, può interrogarsi sulle scelte più opportune per rinsaldare un legame con la natura che sembra prossimo alla rottura. È possibile nel 21° secolo instaurare un rapporto virtuoso tra città e paesaggio verde che si concili con le esigenze di organismi vegetali e animali?Per approfondire :L’uso del suoloUn sistema agricolo e forestale
La Roggia Curna
La quercia e gli altri alberi prima del Monastero
Il vigneto di Astino
Il paesaggio viticolo
La coltivazione di piante aromatiche
Il luppoleto
I peri storici da conservare
Cascina Mulino
La sorgiva e il grande spino di Giuda
Campi dell’orticoltura biologica
Pane, pasta e mele di Astino
Acque in abbondanza
Piccoli frutti
Il castello dell’Allegrezza
Nel bosco d’importanza comunitaria
L'oliveto sperimentale ma non solo
Il punto panoramico sulla strada vecchia
Alla Valle della Biodiversità