Castagne e tuberi: le altre fonti di carboidrati


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In molti paesi tropicali la fonte primaria di carboidrati non è un cereale (come in Europa, USA, Russia, Canada), ma un tubero ricco di amido.
In Europa, in passato, il castagno (Castanea sativa) ha rappresentato una fonte importante e a basso costo di carboidrati per le popolazioni rurali di montagna. Dalle castagne si ricava farina per polenta e dolci. Il legno è uno dei più resistenti all'umidità, utilizzato come legno strutturale. Con il nettare dei fiori le api producono un ottimo miele aromatico.


Anche la patata (Solanum tuberosum), l'ortaggio più consumato al mondo (30 kg pro capite all'anno), ha rappresentato per l'Uomo una fortuna, e talvolta una disgrazia: la patata è una fonte di carboidrati seconda solo ai cereali, tanto che in Irlanda, il cui clima umido sfavorisce i cereali, divenne già nel XVII secolo pianta base dell'alimentazione. Quando nel 1845 e 1846 i raccolti andarono perduti a causa di una malattia, più di un milione di persone morì di inedia e iniziò un movimento di emigrazione vero gli USA. La patata ha un basso contenuto proteico, contiene vitamine del gruppo B e C, e contiene amido resistente alla digestione che protegge dai tumori al colon, favorisce il metabolismo del glucosio e riduce il colesterolo nel sangue. La sua coltivazione è promossa perché è poco costosa e adatta a moltissimi ambienti diversi.

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Tuberi tropicali